domenica 23 settembre 2012

Amsi ed Uniti per Unire: importante appello del Papa per il rispetto della vita, la tutela inalienabile della dignità della persona e delle basi etiche dell’agire sociale inaridite dalle logiche di mercato


 


Amsi ed Uniti per Unire: importante appello del Papa per il rispetto della vita, la tutela inalienabile della dignità della persona e delle basi etiche dell’agire sociale inaridite dalle logiche di mercato.L'Amsi  giudica molto positivo l'appello della centralità del rispetto della vita del Papa Benedetto, quale via imprescindibile per affrontare la crisi globale, invitando ad elevare il dialogo della politica e della economia basato più che sul bene comune, su offerte di "risposte sbrigative, superficiali e di breve respiro ai bisogni più fondamentali e profondi della persona….rifiutando di dare ascolto alla verità per perdersi dietro le favole".
L’affermazione di principi essenziali, comune denominatore, di valori di fratellanza universale delle religioni  e dello stesso fine planetario, del rispetto della vita, sono un richiamo importante per tutti in un libero dibattito dove si discute di  bioetica, diritti, sanità e religione, con posizioni e visioni diverse, cosi dichiara Prof. Foad Aodi italo palestinese, Presidente  dell'Amsi  e promotore del movimento interprofessionale e
transculturale  "uniti per unire" .
Siamo riconoscenti e grati al Papa per il suo impegno in un momento storico in senso opposto, a favore della
della dignità umana, del bene comune, dei  diritti umani e del dialogo interreligioso .
Rispondiamo  all’ appello del Papa facendo il nostro primo annuncio in qualità di moderatore del Movimento uniti per Unire, annuncia  Aodi.
La nostra squadra “Uniti per Unire” è formata da  medici, operatori sanitari, professionisti, associazioni, comunità e giornalisti italiani di origine
straniera  in Italia e continua l’ impegno, iniziato con l'Amsi nel 2000, a  favore del dialogo e conoscenza transculturale. Per questo stiamo dando vita alla fase  costituente del movimento federativo interprofessionale e transculturale “Uniti per Unire” in difesa dei diritti umani ed a favore del dialogo
interculturale  ed interreligioso in un momento molto difficile a livello internazionale .
Già ci sono più di 150 soci fondatori, 100 associazioni e comunità, come soci federativi e 40 giornalisti nella redazione d'informazione transculturale ed  internazionale e sata' attivo un sito nuovo internazionale  del movimento .www.unitiperunire.it .
ci  auspichiamo che il Papa Benedetto ci possa ricevere in un incontro per intensificare il nostro impegno a favore del dialogo interculturale ed
interreligioso  e lo scambio, sociale e culturale tra l'Italia ed i nostri paesi di origine.

Ufficio stampa Amsi ed Uniti per Unire .

giovedì 20 settembre 2012

Straniero gay in Italia ha diritto allo stato di rifugiato se perseguitato nel paese d'origine

Straniero gay in Italia ha diritto allo stato di rifugiato se perseguitato nel paese d’origine. Scatta la protezione umanitaria quando legge del paese d'origine punisce l’omosessualità con la persecuzione

Lo ha deciso la Cassazione che, con l’ordinanza 15981 del 20 settembre 2012, ha accolto il ricorso contro la decisone della Corte d’appello di Trieste che ha ritenuto irrilevante, al fine del riconoscimento della protezione, che l’ordinamento giuridico del Senegal ritenesse l’omosessualità un reato «perché non è possibile inferire la situazione individuale di perseguitato da quella generale di un paese». Secondo la Suprema Corte il clandestino senegalese gay, scappato dal paese perchè l’omosessualità è ritenuta un reato, ha diritto allo stato di rifugiato politico o la concessione della protezione sussidiaria o il permesso di soggiorno, per non comprometterne la libertà personale, in base alla carta dei diritti dell’Unione Europea. Nonostante la Corte di merito avesse deciso diversamente, la sesta sezione civile ha ribaltato categoricamente il giudizio, ritenendo invece legittima tale richiesta.
Gli ermellini hanno evidenziato come la repressione penale dell’omosessualità comporta necessariamente l’impedimento a tutti i cittadini omosessuali di vivere liberamente la propria vita sessuale e affettiva, integrando la privazione di un diritto fondamentale. Nella stessa decisione, i giudici di piazza Cavour hanno precisato che “laddove si è chiarito che per persecuzione deve intendersi una forma di lotta radicale contro una minoranza che può anche essere attuata sul piano giuridico e specificamente con la semplice previsione del comportamento che si intende contrastare come reato punibile con la reclusione. Per questo le persone di orientamento omosessuale sono costrette a violare la legge penale del Senegal e a esporsi a gravi sanzioni per poter vivere liberamente la propria sessualità: ciò costituisce una grave ingerenza nella vita privata dei cittadini senegalesi omosessuali che compromette grandemente la loro libertà personale”.
Pertanto, la Suprema corte ha rimandato bacchettandola alla Corte d’appello di Trieste, gli atti al fine di acquisire le prove necessarie per verificare o meno la condizione di omosessualità del ricorrente. Inoltre ha ordinato di accertare quale sia, la situazione sociale del paese, per ciò che concerne l’omofobia e i gravi atti discriminatori e persecutori contro gli omosessuali denunciati dai mezzi di informazione e da siti istituzionali e di organizzazioni non governative, avendo i giudici di merito ignorato completamente la situazione sociale del paese. Tutto ciò «nel rispetto del criterio direttivo della legislazione comunitaria e italiana in materia di istruzione ed esame delle domande di protezione internazionale».
Per Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti”, i giudici della Suprema Corte hanno dimostrando grande sensibilità' nell'applicazione delle norme.

lunedì 17 settembre 2012

Amsi, Sindacato Europeo dei Lavoratori e Comai assieme


 




Cos'è?

Il Movimento Internazionale ed apartitico "Uniti per Unire " interprofessionale e tecnico è nato  per andare finalmente "Oltre l'integrazione" e promuovere politiche per la crescita, lo sviluppo, l'occupazione, l'innovazione, la conoscenza, il sapere, l'informazione, il dialogo tra i popoli, i diritti e doveri e per una vera cooperazione internazionale.  "U per U"     

                                                     
                                               Chi è il fondatore?

Presidente fondatore AMSI e CO-MAI
Membro del comitato scientifico del dipartemento della salute della lega dei paesi arabi in Egitto



                                                           

martedì 11 settembre 2012


POSTED BY ADMIN ON SETTEMBRE - 11 - 2012 0 COMMENT

Non è passato inosservato l’appello di Foad Aodi della comunità araba in Italia (Comai), dell’Amsi ( Associazione medici stranieri in Italia), supportata anche dal Sindacato Europeo dei Lavoratori ed altre 120 associazioni aderenti ad “Uniti per Unire”.
L’esecutivo a guida Monti, a detta di Foad Aodi deve ” compiere una svolta decisa anche nelle politiche di immigrazione e cooperazione internazionale”, supportato anche dall’appello dei Vescovi siciliani, da Mons. Calogero La Piana, che parla di “corridoi umanitari”.
E’ ora di mobilitarci tutti a cominciare dal Governo per l’integrazione e la cooperazione internazionale, ma come ? Tutti noi vogliamo percorrere la strada  perseguita e dichiarata da Foad : ” promuovere una immigrazione programmata, una politica a favore dell’integrazione per gli immigrati in Italia e una politica a favore del dialogo dei popoli e della solidarietà”.
Noi come Sindacato Europeo dei Lavoratori, aggiungiamo pure l’allarme per gli interessi criminali che girano attorno alle tragedie, che spingono ad emigrare intere popolazioni sfruttandole con chimere e falsi miti, mentre poi la realtà è drammatica sia nel percorso molto rischioso in mare, come dimostrano le morti recenti, e successivamente la realtà terribile della clandestinità e dello sfruttamento nel mondo del lavoro.
Giuseppe Criseo,
Segretario Generale Sindacato Europeo dei Lavoratori
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sabato 8 settembre 2012

Criseo nell’ufficio stampa di Uniti per Unire


Ringrazio il Promotore di “Uniti per Unire” che mi ha appena comunicato di avermi inserito come membro dell’ufficio stampa del suo movimento.
Prosegue e si rafforza la collaborazione tra il sottoscritto e il Movimento Internazionale “Uniti per Unire”.
Cos’è “Uniti per Unire”?
Il Movimento Internazionale ed apartitico “Uniti per Unire ” interprofessionale e tecnico è nato per andare finalmente “Oltre l’integrazione” e promuovere politiche per la crescita, lo sviluppo, l’occupazione, l’innovazione, la conoscenza, il sapere, l’informazione, il dialogo tra i popoli, i diritti e doveri e per una vera cooperazione internazionale.
Cari amici ,
la nostra realtà costruttiva ed aggregante esiste da più di 12 anni, prima con l’Amsi e poi con le comunità. Grazie alla sua concretezza e alla sua costante opera di volontariato, che ha coinvolto tutto il personale medico e tutte le professioni sanitarie, abbiamo raggiunto l’obiettivo di favorire una reale integrazione del personale socio-sanitario (medici, odontoiatri, infermieri, farmacisti, fisioterapisti, psicologi, specializzandi, tecnici, studenti ecc…) immigrato in Italia ed abbiamo trovato le soluzioni più adatte nell’ottenere tutela, dignità e i giusti riconoscimenti alla professionalità di tutti gli operatori socio-sanitari.
Il nostro impegno è stato profuso per offrire un servizio moderno e il più possibile adeguato alle trasformazioni continue di una società diventata sempre più multiculturale e complessa.
In questa impresa abbiamo dialogato, e continuiamo a farlo, con le varie Istituzioni, con le forze politiche, i mass media, le associazione mediche, le societa’ scientifiche, gli albi professionali, le comunità straniere, le Ambasciate dei vari paesi e con tanti amici italiani e non.
Le nostre attività sono basate sul volontariato, la politica d’ascolto, il dialogo e lo sviluppo degli interessi comuni, senza differenze razziali, etniche e religiose. Grazie alla nostra capacità di ascoltare e coinvolgere tutti, siamo riusciti, spesso, ad affrontare le problematiche più importanti ed anche a trovare le soluzioni operando di concerto con le Istituzioni ed assumendoci sempre le nostre responsabilità.
Oggi più che mai, in questa atmosfera di sconforto morale e professionale, in questa drammatica crisi economica e sociale, è diventato necessario promuovere la costituzione ufficiale di un “nostro” movimento di opinione apartitico e trasversale. Un movimento che sia fondato e composto dal nostro gruppo “Uniti per Unire”, indipendente ed aperto in campo professionale come sua consuetudine.
”Uniti per Unire” vuole porsi all’interno della società come un movimento apartitico, culturale, inter-professionale, tecnico, multidisciplinare, nazionale, internazionale e trasversale. Un luogo di aggregazione dove, senza pregiudizi, il dialogo interculturale deve essere aperto a tutti e dove vengano superate le differenze razziali, religiose ed etniche per il bene dei nostri figli e delle generazioni future.
Vogliamo coinvolgere tutti i professionisti ed i tecnici che condividono le nostre finalità nella costituzione di un comitato promotore capace di definire lo statuto, eleggere il Consiglio Direttivo del movimento e in grado di creare un programma che indichi gli obiettivi da raggiungere, sia a breve che a lungo termine. Dovrà essere istituito un “centro di studi e di ricerca sulla mobilità e sulla criticità delle professioni a livello internazionale”, così come dovrà essere realizzata ” la casa della salute internazionale”. Organismi e strumenti attivi del movimento attraverso i quali si potrà promuovere e perseguire una vera politica di cooperazione. Sarà necessario dotarsi di un giornale On-line multilingue ed interprofessionale che, oltre a fare informazione sugli eventi nazionali ed internazionali, diventi un propositivo laboratorio di idee e di progetti, uno strumento utile alla nostra vita professione.
Cordiali Saluti
Il Promotore
Foad Aodi
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